Pellegrini della Via Francigena, una firma nella storia

Un frammento di Peperino, la pietra locale di origine vulcanica, è pronta ad “ospitare” il passaggio dei pellegrini che, ininterrottamente, da secoli attraversano la città di Viterbo, sulla via Francigena. Il progetto “Il tuo passo è già storia” è stato una splendida occasione per riaccendere in me lo studio dei percorsi religiosi in Europa, che hanno dato vita a iniziative e realizzazioni architettoniche e a movimenti economici e spirituali che hanno stabilito le “regole”, pressoché immutate nei secoli. La stessa emozione è quella che viviamo oggi interscambiando l’incontro che avviene nel mio studio in via San Pellegrino dove tutti ogni volta, in un giorno diverso, con modalità che non sono mai le stesse, attraverso sul silenzio, a volte battute, confidenze o stanchezza, si crea in un attimo una situazione di intimità intensa e sincera, dove i protagonisti, normalmente invisibili ai più, eternizzano, metaforicamente, il loro passo alla città onorata di celebrare attraverso loro una fra le più belle storie del percorso umano. Ci sarà sicuramente un traguardo, ma per loro ogni tappa è un arrivo e soprattutto il loro attraversamento dei sentieri o strade più o meno segnalate, dove tutto può cambiare continuamente, anche lui sa di essere un “divenire”, viaggia nel tempo senza uscire dall’attimo, nell’unico tempo possibile, il presente segnato dall’orma che ha appena poggiato sulla terra. Per raggiungere noi stessi occorre ben più di un passo, più cambiamo prospettiva e più riusciamo a vedere nel modo giusto, dobbiamo lasciare assorbire da noi stessi ed esplodere, trasformarci in luce. Se fossi un pellegrino direi che non mi spaventerebbe nessuna impresa, ogni difficoltà diventerebbe fonte di energia. I fallimenti nuovi punti di partenza e fra le infinite ragioni per rinunciare, nessuna potrebbe valere di più in confronto all’unica ragione per continuare. Sono un pellegrino che agisce contemporaneamente su tre livelli: il presente del mio passo, il passato di quello che mi ha preceduto e quello di chi verrà dopo di me. Grazie perché pur rimanendo ferma ad aspettarvi, sono sempre in movimento, soprattutto con il cuore… viaggiamo insieme.

Sono tante le associazioni che ho incontrato questa settimana e domani arriveranno gli “INSUPERABILI”, pronti anche loro ad apporre la loro firma sulla nostra pietra. La fiasca che ho realizzato per il loro “viaggio” troverà la finale destinazione a Roma, il 12 settembre, dove il Santo Padre sarà pronto ad accoglierli.