The Game – Tuscia Incantata presenta le carte disegnate da Cinzia Chiulli

A poco più di un mese dalla presentazione del progetto TUSCIA INCANTATA, ieri, 1 settembre 2020, nel cuore medievale della Città di Viterbo, in via san pellegrino, davanti al laboratorio di Cinzia Chiulli – Percorsi Artistici. Una conferenza stampa “on the road” dell’associazione Tuscia Incantata per la presentazione di un gioco “The Game” con le carte disegnate dalla stessa Cinzia Chiulli.

Sul campo, a raccontare le carte che saranno in vendita dai primi di dicembre, alcuni dei componenti di Tuscia Incantata: ci sono la consigliera comunale Chiara Frontini, Fabio Cavini, Benedetta di Carlo ed Elia Caprera. Con loro anche Cinzia Chiulli.

“Carte identitarie – ha detto Frontini – collegate alla storia della città. Alfio e la Caterinaccia rappresenteranno Viterbo. In questa fase e fino alla fine dell’anno – ha poi proseguito – stiamo lavorando sulla componente della consapevolezza. I cittadini dei borghi della Tuscia incantata devono essere consapevoli di vivere in una terra ricca di bellezza e dal forte carattere onirico ed evocativo. Affermare il naming Tuscia incantata è fondamentale per costruire solide basi di promozione. In questo senso va l’ulteriore tassello di questa fase zero che servirà a promuovere e conoscere i personaggi identitarie di Viterbo e dei borghi della Tuscia incantata, divertendoci e socializzando”.

I territori che fanno parte di Tuscia incantata sono: Viterbo, Vitorchiano, Bagnaia, Graffignano, Sipicciano, Sant’Angelo, Roccalvecce, Celleno, e Civita di Bagnoregio.

“A poco più di un mese dal lancio del progetto – ha aggiunto Fabio Cavini, presidente del comitato promotore Tuscia incantata – e dopo il successo della canzone di Elia Caprera e Mammo Rapo dedicata ai borghi che compongono l’itinerario, ecco segnata un’altra tappa del percorso di costruzione dell’identità connessa al fil rouge dell’incanto e della magia”.

Le regole. “Si tratta di un gioco di carte – racconta Benedetta Di Carlo, vice presidente del comitato promotore – con regole semplici ma efficaci, composto da 28 carte. Si gioca minimo in 2 giocatori e massimo in 8. La carta con il punteggio più alto batte quella con il punteggio più basso”.

Le carte sono divise in tre tipologie: i poeti, i venditori e i borghesi. “I poeti – continua Di Carlo – sono i personaggi mitologici dei borghi, quelli che nei decenni sono rimasti iscritti nella storia della comunità. Per Viterbo ci saranno, ad esempio, Alfio e la Caterinaccia, per Celleno Sette, per Graffignano Giuseppe Carabei detto Peppe, per Sipicciano Perelli Alfiero detto Boscaiolo”.

“Ogni personaggio delle carte – sottolinea invece Elia Caprera, componente del team promotore – ha un proprio punteggio. Alla fine di ogni mano, vince chi ha un punteggio più alto. Ogni vincitore di una mano conquista una lettera che compone la parola Tuscia. L’obiettivo è quindi quello di vincere 6 mani, per poter comporre la scritta Tuscia. Se si gioca con un numero alto di giocatori, è possibile stabilire che a vincere il gioco sarà chi raggiunge un punteggio prefissato, scegliendo numeri simbolici che rappresentano date importanti per i vari borghi. Per Viterbo, il punteggio è 70, perché nel 1270 è stato scoperchiato il tetto di palazzo dei papi in occasione del primo conclave della storia”.

Le carte del gioco non sono ancora state svelate. “A partire dal 7 settembre – conclude infatti Cinzia Chiulli, artista e disegnatrice delle carte – sarà svelata una carta a settimana, fino a completare il mazzo che sarà così pronto per il periodo natalizio. Covid permettendo, ci riuniremo nei borghi della Tuscia incantata per giocare insieme sotto le feste, facendo comunità e riscoprendo le figure cardine della tradizione popolare”.