Il Papa, il numero V

Ieri ho citato a proposito dell’ “Appeso” il Santuario della Madonna della Quercia ed oggi leggo che il nostro Sindaco scrive” in questa pandemia che sta colpendo il mondo intero ho straordinariamente rinnovato insieme al Vescovo Don Lino Fumagalli e Don Massimiliano il Patto d’Amore, ed ho consegnato le Chiavi della nostra città alla Sua custode. Cinque chiavi per i cinque valori su cui costruire il nostro futuro insieme, l’accoglienza, la verità, la memoria, la libertà, la fede”.
Il numero 5 è quello dell’uomo mediatore tra Dio e l’universo, la figura umana si inscrive in un pentagramma per questa ragione, perché la testa domina i quattro arti , come lo spirito domina i quattro elementi. Ed ecco che la figura del “Papa”, Arcano No. V, rappresenta un punto di incontro e circolazione fra gli opposti . La croce diventa un incrocio nel cui centro la destra si unisce alla sinistra e l’alto verso il basso , unendo così il Cielo e la Terra. 

Il “Papa” rappresenta un ponte, infatti nel suo essere maestro è  ricettivo verso l’alto e attivo verso il basso, e quel che riceve dall’alto lo trasmette ai suoi discepoli che sono sotto di lui. Gli artisti che per primi disegnarono i tarocchi non poterono esimersi, esattamente come accade nella vita, di imbattersi nei contrasti, a volte anche compiacendosene. Ecco che il volto del “Papa” pur essendo cupo non riesce a trattenere anche l’espressione di dolcezza. Il  “Papa” ha i guanti bianchi per indicare che le sue mani rimangono pure, e la croce posta sugli stessi per sottolineare che il suo modo di agire è puro e disinteressato. Seduto fra due colonne che tracciano i limiti entro i quali si muove lo spirito umano, il “Papa” si rivolge ai due  “discepoli” tenendosi nel giusto mezzo poiché il suo compito è quello di governare, equilibrare, opponendo le une alle altre le tendenze dell’uomo affinché nulla degeneri in un vizio. 

Il mio abbinamento personale negli Arcani di Faul è Alessandro IV .Nel 1254 questo Papa fu eletto ed ebbe un pontificato di soli sette anni . Alessandro IV morì il 25 maggio 1261 a Viterbo , dove anni prima aveva prudentemente trasferito la sede pontificia , nel timore delle persecuzioni e sommosse che in quel periodo storico opprimevano la chiesa di Roma. Per gli stessi motivi dopo la sua morte al fine di evitare profanazioni e saccheggi le spoglie furono nascoste all’interno della cattedrale di San Lorenzo, dove tutt’oggi riposano in un luogo segreto. Diede inizio al processo di canonizzazione di S. Rosa ed a lui si deve il primo trasporto della Macchina e l’introduzione delle figure dei “facchini”. 

Il “Papa” non appare mai da solo ma è accompagnato da due figure in quanto lui non esisterebbe senza i discepoli che credono e seguono il suo insegnamento. Il “Papa” rappresenta un maestro, una guida, un professore, e questo mi da l’occasione di elogiare una persona che circa un anno fa ha creduto, facendolo diventare realtà , un progetto che riguarda il paese in cui vive ed insegna: Grotte Santo Stefano. Questa persona ha un nome e come ci insegnano i tarocchi gli arcani devono essere svelati , il suo nome è Orlando Serafini. Ha ideato la realizzazione di numeri civici ispirati ad alcune architetture del paese iniziando una vera contaminazione del bello , in tempi insospettabilmente lontani dal coronavirus. 

Così come le carte non sono state concepite singolarmente ma come parte di una unità, allo stesso modo un nucleo abitativo è formato da ogni singola abitazione che acquista un significato di comunità quando stabilisce le relazioni fra i suoi vicini. La scelta di inserire un luogo sacro con un suo relativo cromatismo, trasforma una semplice immagine, da me dipinta su lastra di peperino, in un simbolo dove ognuno può riconoscere e riconoscersi, sviluppare il suo senso di integrazione , identificazione e appartenenza all’interno della comunità. Questo professore sta insegnando in un modo diverso ma assolutamente stimolante l’amore con un profondo senso di appartenenza a quel territorio, perché ha saputo immaginare nel modo giusto . 

Il “Papa” indica colui che spinto da una profonda vocazione inizia “i discepoli” alla vita, indica un cammino verso una dimensione ideale , allo stesso modo le figure dei professori come fossero in un confessionale vogliono far parlare i loro ragazzi , ma non in segretezza , anzi lasciandoli liberi “urlare”, trasformando così un “branco” in uno sciamo di api che producono miele . In questo “momento coronavirus” ci sono due figure professionali che idealmente collego all’Arcano No. V: i medici che salvano le nostre vite e i professori che salvano le anime dei nostri ragazzi . Come nell’iconografia della carta del Papa vediamo questa sacra figura che impartisce la benedizione ai suoi fedeli allo stesso modo solo un vero maestro spirituale può rivelarci il nostro tesoro interiore .
In questo ponte che ci lancia il “Papa” uniamoci nell’incontro con le nostre architetture dell’anima.