L’Amore, il numero VI
ARCANO VI – L’amore, gli amanti

La parola arcano significa segreto e deriva dal latino “arcanum”,  ma l’arcano è un segreto che non vuole rimanere tale, vuole essere svelato, un mistero che sfida la razionalità . Gli arcani maggiori descrivono un processo universale che racchiude tutti gli aspetti spirituali dell’essere. 
Dobbiamo sviluppare la nostra comprensione iniziando ad usare questo alfabeto dell’immaginario per arrivare ad un dialogo stimolante. Pur avendo un simbolismo ed un significato legato ad ogni carta questa va sempre letta in relazione alle altre, un pò come accade a noi nella vita , che è fatta di incontri, scontri, felicità e dolore. Ecco in questa rete sottile di contraddizioni e di fronte alle “relazioni” l’arcano No. VI “L’Amore” si presenta a noi in tutte le sue possibili ed inesauribili contraddizioni. L’amore è una delle carte più ambigue nell’interpretazione ed apre il campo ad innumerevoli proiezioni. È la carta dell’unione, della disunione, anche se i vari indizi ci portano a credere che sia veritiero il concetto dell’unione. 
Il significato di questa carta, sono i buoni sentimenti, i desideri, ma anche le tentazioni. Infatti il simbolismo dell’Amore è il contratto tra il vizio e la virtù. Dobbiamo sforzarci di far vincere le nostre energie, dobbiamo rafforzare la nostra volontà che ci permetterà di perseguire la virtù e non abbandonarci alla piacevolezza dei vantaggi effimeri offerti a  chi non ha l’ambizione di crescere e maturare.  Una scelta può cambiare la nostra vita , dobbiamo innanzitutto amare noi stessi, impegnandoci a raggiungere un obiettivo alto. 
La carta ci presenta due giovani uniti in un sacro vincolo , con un altra figura in centro ed in alto nel cielo un piccolo eros con le fattezze di un bambino a simboleggiare che tale amore si rinnova continuamente, mentre le tre figure rappresentano le tre istanze dell’essere umano, l’intelletto, il centro emozionale e quello sessuale che si uniscono per formarne uno solo. 
Il sole che incornicia cupido diffonde la sua luce sulla scena, come rappresentare una sorgente di amore universale che ci conduce all’amore consapevole ed incondizionato. Di questo amore consapevole ora più che mai dobbiamo avere coscienza, seguiamo la via della virtù, continuiamo in qualche piccolo sacrificio salvaguardando così la nostra vita, proprio come fanno le tre figure che si tengono per mano a simboleggiare la  “complessità dei rapporti in gioco”. 
Il mio abbinamento personale dell’arcano No. VI, L’Amore è “la Bella Galiana e il Principe Romano”. La leggenda la fa cadere vittima dell’amore immenso e sfrenato del potente principe che deluso dal rifiuto aveva preferito il dolore di vederla morta al pensiero di saperla amata da altri. Inutile dire che il principe fra le due strade da seguire ha scelto quella sbagliata. 
Ora questo arcano ci invita a farci queste domande: quale scelte devo operare? quale è il mio stato emozionale? forse ci conforterà sapere che la risposta a queste domande sarà uguale per tutti noi .La nostra casa, rifugio sicuro come un nido d’amore la trasformeremo da carcere a tempio. Gli Italiani hanno trasformato le loro case in giardini, in luoghi dove far fiorire la loro creatività. 

Opera: “Il Bacio di Gustav Klim” realizzato da di Cinzia Chiulli su lastra di peperino

Voglio dedicarvi metaforicamente questo bacio inviandovi questa immagine che ho realizzato su un frammento di peperino, perché noi sappiamo che un bacio racconta più di tante parole. Amo Gustav Klimt poiché è stato uno dei primi artisti del ‘900 a dare una lettura onirica, dove coesistono sempre il tema dell’amore e della morte , riesce ad inserire contemporaneamente nelle stesse opere, il figurativo come vediamo nei volti, il geometrico come vediamo nei corpi, e l’oro usato nei fondi che enfatizzano la sospensione dei corpi fluttuanti. Guardando ogni particolare siamo assorbiti solo dai “dettagli”, guardandolo nella sua unità si presenta a noi un immagine completa, esattamente come accade negli arcani , è come trovarsi di fronte ad una orchestra dove sentiamo suonare non uno ma tutti gli strumenti. 
Se non ricordo male forse otto anni fa “Il Bacio” di Klimt era il quadro più quotato al mondo, oggi per noi che siamo costretti al nostro “isolamento”, un bacio anche se “firmato” solo dalle nostre labbra e non da un autore così famoso ci sembrerebbe una vera opera d’arte.